Teodorico e Giustiniano: due concezioni religiose a confronto
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Giustiniano con indosso sia la corona, simbolo del potere imperiale, sia l'aureola, simbolo del potere religioso |
Un’altra differenza fu l’assunzione del cesaropapismo adottato dall’imperatore Giustiniano eletto nel 527.
Raccolta di materiale normativo e giurisprudenziale di diritto romano scritta da Giustiniano e intitolata Corpus iuris civilis |
Quest'ultimo interferì e intervenne nelle questioni religiose più di ogni suo predecessore. Secondo la sua concezione autocratica e cesaropapista, l’imperatore era a capo sia delle questioni secolari che di quelle religiose. Perseguitò tutte le minoranze religiose, dai Cristiani Eretici ai Samaritani e agli Ebrei e Pagani, con leggi discriminatorie che restringevano i loro diritti civili. Secondo la sua concezione, l’Imperatore aveva il dovere di correggere coloro che avevano scelto la religione “sbagliata” e di costringerli alla conversione al Cristianesimo così come definito dal Concilio di Calcedonia del 451. La fama di Giustiniano è legata soprattutto all'emanazione del Corpus iuris civilis, con cui veniva risistemato il diritto civile romano creando la base legislativa per i secoli successivi e il Medioevo. Al tempo di Dante le notizie sull'imperatore erano lacunose e questo spiega il fatto che il poeta ignori (o mostri di ignorare) i molti misfatti di cui Giustiniano si macchiò durante il suo principato, facendone la figura di un monarca esemplare in pieno accordo con la funzione spirituale della Chiesa.
Bibliografia
https://divinacommedia.weebly.com/giustiniano.html
https://www.youtube.com/watch?v=IDJlLtIGDVk
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