ISTITUZIONI BANCARIE DELLO STATO PONTIFICIO

 
La Città del Vaticano è sede di tre istituti finanziari: l'APSA (Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica), che è la Banca Centrale del Vaticano; il Ministero dell'Economia o Prefettura per gli Affari economici; lo IOR, con i quali vengono gestiti circa un miliardo di cattolici sparsi nel mondo. L'Apsa è in pratica la Banca Centrale della Città del Vaticano. Essa svolge funzioni di tesoreria e gestisce gli stipendi dello Stato. Fra i suoi compiti c'è anche quello di coniare moneta. Lo IOR fu fondato nel 1887 da Leone XIII, col nome di "Commissione per le Opere Pie", al fine di convertire le offerte dei fedeli in un fondo facilmente smobilizzabile. Lo IOR è indipendente dagli altri due istituti finanziari vaticani e sulla sua attività si sa soltanto che è gestito da cardinali di alto rango e i suoi clienti possono essere solo esponenti del mondo ecclesiastico.
La trasformazione in una banca vera e propria avvenne nel 1941, anche se il finanziamento più significativo che indusse il papato a favorire tale trasformazione, fu quello concesso dal fascismo, col Concordato (Patti Lateranensi) del 1929, che prevedeva qualcosa come 100 milioni di dollari, oltre all'esenzione dalle tasse e dai dazi sulle merci importate in Vaticano.Per gestire questo patrimonio, papa Pio XI instituisce l'Amministrazione speciale per le Opere di Religione, che affida a un laico esperto, l'ingegner Bernardino Nogara, un abile banchiere proveniente dalla Comit, membro della delegazione che, dopo la prima guerra mondiale, negoziò il trattato di pace e, successivamente, delegato alla Banca Commerciale di Istanbul.Grazie alla sua abilità, Nogara trasformò l'Amministrazione in un impero edilizio, industriale e finanziario. Nel corso del tempo furono rafforzati i legami con diverse banche. Già dai primi del Novecento i Rothschild di Londra e di Parigi trattavano con il Vaticano, ma con la gestione Nogara gli affari e i partner bancari aumentarono vertiginosamente: Credit Suisse, Hambros Bank, Morgan Guarantee Trust, The Bankers Trust di New York (di cui Nogara si serviva quando voleva comprare e vendere titoli a Wall Street), Chase Manhattan, Continental Illinois National Bank. E Nogara assicurò al Vaticano partecipazioni in società che operavano nei settori più diversi: alimentare, assicurativo, acciaio, meccanica, cemento e beni immobili. Un susseguirsi di successi finanziari senza precedenti per la Chiesa cattolica.

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