PAPA FRANCESCO E LE UNIONI CIVILI
Le parole di Papa Francesco, contenute in un documentario presentato alla mostra del Cinema di Roma, sulle unioni civili hanno fatto discutere molto, a tal punto da essere oggetto di censura dal Vaticano. Molti sono subito intervenuti riguardo la dichiarazione di Papa Francesco, fra questi il gesuita padre Antonio Spadaro, direttore de La Civiltà Cattolica. Egli ha cercato di giustificare le parole del Papa. Infatti, ha spiegato che “Il regista del film ‘Francesco’ mette insieme una serie di interviste che sono state fatte a Papa Francesco nel corso del tempo dando una grande sintesi del suo pontificato e del valore dei suoi viaggi. Tra l’altro ci sono vari brani tratti da un’intervista a Valentina Alazraki, una giornalista messicana, e all’interno di questa Papa Francesco parla di un diritto alla tutela legale di coppie omosessuali ma senza in nessun modo intaccare la dottrina”. Quindi conclude che Papa Francesco non intenda cambiare la dottrina, ma egli è solamente molto aperto alle esigenze reali della vita concreta delle persone. Infatti il Papa non vuole modificare il sacramento cristiano del matrimonio, ma garantire alle coppie e famiglie omosessuali una tutela opportuna. Ciò è presente in alcuni Stati, fra cui l'Italia che li tutela con la legge del 5 giugno 2016.
Il Vaticano ha poi dato disposizione a tutti i nunzi apostolici di chiarire la posizione della Santa Sede sulle famiglie gay e sulle leggi in discussione in tanti Parlamenti. Tale nota di chiarimento ribadisce che Papa Francesco aveva risposto a due domande differenti in due momenti diversi, poi accorpate nel film di Afineevski senza la dovuta contestualizzazione.
Nella prima domanda il Papa sosteneva che la famiglia non discrimini il figlio o la figlia con orientamento omosessuale. Successivamente, aveva risposto ad una domanda su una legge di dieci anni prima in Argentina sui matrimoni di coppie dello stesso sesso a cui l'allora Arcivescovo di Buenos Aires si era opposto. Papa Francesco aveva risposto che “È un'incoerenza parlare di matrimonio omosessuale”, aggiungendo che “Quello che dobbiamo fare è una legge di convivenza civile; hanno il diritto di essere legalmente coperti. L'ho difeso io”.
La nota del Vaticano fa poi riferimento anche ad un'altra intervista del Papa, stavolta del 2014, in cui egli afferma che “Il matrimonio è tra un uomo e una donna. Gli Stati laici vogliono giustificare le unioni civili per regolamentare diverse situazioni di convivenza, mossi dall'esigenza di regolare aspetti economici tra le persone, come ad esempio garantire l'assistenza sanitaria. Si tratta di patti di convivenza di natura diversa, di cui non saprei dare un cast delle varie forme. È necessario vedere i vari casi e valutarli nella loro varietà”.
La nota
si conclude con “È quindi evidente che
Papa Francesco ha fatto riferimento a determinate disposizioni statali, non
certamente alla dottrina della Chiesa, molte volte riaffermata nel corso degli
anni”. Nonostante ciò, la posizione del Papa riguardo le unioni civili non
è ancora del tutto chiara.
Bibliografia
Franca Giansoldati, 2020, Famiglie gay, il Vaticano tenta di chiarire con una nota ai nunzi: ma la toppa è peggio del buco, Il Messaggero
Francesco Antonio Grana, 2020, Papa Francesco censurato dal Vaticano sulle unioni civili. E le sue frasi rivoluzionarie tagliate ad hoc, Il Fatto quotidiano
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