POSIZIONE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEI CONFRONTI DELLA CHIESA
CHE POSIZIONE PRENDE IL NOSTRO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEI CONFRONTI DELLA CHIESA?
L'incontro
La posizione del presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella nei confronti della Chiesa è davvero
ottima 😃, lo conferma uno dei recenti incontri tra quest’ultimo e Papa Francesco.
( https://www.youtube.com/watch?v=xv3qyfpF1VM )
Il Papa e il Capo dello Stato, infatti, si soffermarono uno accanto all’altro per un momento di preghiera silenziosa nella Cappella dell’Annunziata
e insieme fecero il segno della croce ⛪ durante un incontro del 2017.
Un Capo di Stato di una Repubblica laica che in un impegno istituzionale
non cela la sua fede religiosa, indizio di quella “laicità positiva” di cui ha parlato Francesco, che non è ostile e
conflittuale, ma amichevole e collaborativa 🤝, dalla quale Stato e Chiesa possono trarre reciproci benefici.
Lo
stesso Mattarella, in una recente intervista ai media vaticani ha affermato: “Le relazioni sono ottime sotto
ogni profilo, ma ciascuno nel proprio ordine. La collaborazione è piena, in ogni ambito e settore in cui le
attività della Santa Sede e quelle dello Stato italiano, si incontrano. Per quanto riguarda il contributo della
Chiesa alla vita dell’Italia, ha aggiunto, occorre, naturalmente, distinguere, come soggetti e come operatività le due diverse dimensioni in cui si presenta la Santa Sede e la Chiesa italiana. Papa Francesco riceve grande
attenzione ed esercita influenza significativa sui nostri cittadini : per parte sua la Chiesa italiana fornisce un
contributo, di grandi dimensioni, alla società del nostro Paese, non soltanto sul piano spirituale, ma concorre
al raggiungimento degli obiettivi sociali. Le innumerevoli iniziative di diocesi, parrocchie, realtà associative,
in favore dei più deboli, degli emarginati, di chi chiede ascolto e accoglienza sono concrete ed evidenti; e
costituiscono un richiamo costante all’esigenza di aiuto reciproco nella vita quotidiana, per rafforzare la
coesione della nostra comunità”.
Tuttavia, come afferma Sergio Mattarella, l'influenza del Papa e della Chiesa Cattolica nei confronti della nostra comunità è davvero ampia, soprattutto verso i più bisognosi.
Non a caso nel 2013, poco dopo la sua elezione, Papa Francesco sospirò: “Ah, come vorrei una chiesa povera e per i poveri!”. Da allora Francesco, che ha assunto il nome del Santo che ha legato la sua vita cristiana alla povertà, non cessa di ripetere quasi in modo ossessivo l’urgenza della povertà della Chiesa e della sua responsabilità di fronte ai poveri del mondo.
È significativa questa sua affermazione: “Non si può comprendere il vangelo senza la povertà”.
Del resto, il nostro Papa si è mostrato svariate volte disponibile ad aiutare, soccorrere e confortare i deboli e i bisognosi; ricordiamo, ad esempio, quando, durante il periodo pasquale, fece la lavanda dei piedi ai detenuti o quando, pochi mesi fa, si sedette a pranzare con senzatetto e clandestini 🍲.
Bisogna poi sottolineare come lo stesso Francesco abbia cessato definitivamente i vari interventi finanziari della Banca Vaticana, ponendo fine a tutti gli investimenti e prestiti (spesso anche destinati alla criminalità) di quest'organo ecclesiastico, per poi finanziare solamente onlus ed associazioni 🧑🤝🧑
sparse in giro per il paese. Infatti pochi mesi fa il portale ufficiale dal Vaticano scrisse:
"Un camion carico di cibo per i poveri, e stavolta anche per quelli messi in ginocchio dalla pandemia, è tornato in Vaticano per la terza volta grazie all'impegno della onlus "Il cuore si scioglie". Dopo le consegne nel dicembre scorso e poi in gennaio, sono arrivati altri 50 quintali di generi alimentari – dalla pasta, al latte, al tonno, al pomodoro – oltre a delle coperte, per essere consegnati all’elemosiniere del Papa".
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